Le Fonti - Tarsia dialetto

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Fonti lessicali del dialetto.

   Non è compito di questa raccolta analizzare la derivazione storica dei vocaboli  che la compongono. Diamo soltanto qualche breve cenno sulle lingue che si sono via via succedute e stratificate nel tempo.
-Linguaggi prelatini- Sia i lucani che i brezzi erano di lingua osca, idioma parente stretto del latino, da cui si distingueva per alcune particolarità fonetiche. Di esso non rimane che qualche frammento in alcune ville romane di Pompei e di Capua (“tempa”, balza, rupe; “murgia”, terreno roccioso che degrada, e pochi altri).
-Latino- E' il nostro parlare quotidiano; la grandissima parte delle parole che usiamo ha un'etimologia latina (come l'italiano, d'altronde). Ogni tanto, mi sono permesso di aggiungere in latino delle locuzioni prese da scrittori del passato; l'ho fatto un poco per narcisismo e molto per rendere un filiale omaggio alla nostra lingua madre.
-Greco- L'influsso dell'elemento greco si è verificato sia come preesistente al latino (la fondazione di Sibari e di Thurio risale a circa il 700 a. C.), sia come migrazione di voci mutuate da una lingua all'altra, dopo la conquista della Magna Grecia da parte di Roma, data  la stretta convivenza di popolazioni greche e latine. Un'altra influenza si è avuta con la dominazione bizantina, dal 535 al 750, anche se limitata ad un linguaggio di tipo amministrativo e giuridico.
-Arabo- I Saraceni, oltreché guerrieri, erano anche mercanti che sfruttavano il predominio politico e militare a beneficio dell'incremento e dell'espansione dei traffici commerciali; la loro influenza si manifestò dal IX° al XI° secolo, e la terminologia rimasta riguarda soprattutto voci attinenti alle attività di scambio.
-Francese- Non sempre è possibile scorgere per quale via sia diventato popolare nell'Italia del Sud; contatti se ne sono avuti in due periodi. Una prima volta (sec. VIII°, IX°, X°, XI°, XII°), con i Normanni. Questi, in seguito al loro stabilirsi sulle coste settentrionali della Francia, avevano sostituito il linguaggio danese e scandinavo con un francese quasi completamente romanizzato, quando si accinsero a muovere nel mezzogiorno d'Italia. Una seconda volta, con i D'Angiò nel regno di Napoli (1266-1422). Un ulteriore contatto si è avuto con le comunità valdesi rifugiate in Calabria intorno al 1400, e quindi con la fugace presenza di Murat nel 1804.
-Spagnolo- Data la stretta parentela che lega lo spagnolo all'italiano, sono frequenti le concordanze fra tutti i dialetti della Calabra e la lingua spagnola, per cui bisogna supporre che in gran parte si tratta di una base comune che risale al latino volgare. L'influenza spagnola si è avuta dapprima con gli Aragona, nel 1442, e poi  con l'avvento dei Borboni, agli inizi del 1700.
-Lingue germaniche- L'elemento germanico è giunto in Calabria per via indiretta,  fatta eccezione per l'epoca delle invasioni dei Goti e dei Longobardi, dominazioni troppo fugaci e distanti per lasciare un segno linguistico. Si tratta di parole ricevute o dalla lingua nazionale, oppure infiltrate al seguito dei Normanni e in tempi di dominio angioino. Non bisogna dimenticare che, a seguito del predominio di Roma, molti militari  erano di origine tedesca, per cui il loro parlare latino risentiva della lingua di provenienza.

 Per rendere più semplice il compito del benevolo lettore, ho preferito utilizzare caratteri latini anche per i termini greci, germanici ed arabi.
 Dove mi è stato possibile, ho segnalato l'autore che ha usato il vocabolo con quel significato, riferendomi pure al periodo.


Bibliografia.
Non ho usato alcuna fonte bibliografica, ho soltanto consultato dizionari. Ho confrontato, in seguito, le mie ipotesi etimologiche con quelle di altri Autori, trovandomi, qualche volta, in disaccordo.

Per l'italiano:
-Vocabolario della lingua italiana dell'Istituto Enciclopedico Treccani. In mio possesso.
-Grande Enciclopedia Treccani con successive appendici. In mio possesso.
Per il latino:
-Vocabula latini italique sermonis ad usum studiosae humaniorum litterarum juventutis.  Apud Thomam Bettinelli,  Venezia, 1748. In mio possesso.
-Vocabolario Latino Italiano – Carlo Mandosio -  G. Barbera editore – Firenze, 1894. In mio possesso.
-Vocabolario della lingua latina – Castiglioni e Mariotti – Loescher editore – Roma, 1965. In mio possesso.
-Vocabolario latino-italiano – Campanini e Carboni – Casa editrice Paravia Torino, 1964. In mio possesso.
-Grammatica latina aurea Roma, a cura di D. Danielli, A. Saccomanno, V. Tantucci. Cappelli Editore – Bologna, 1960. In mio possesso.
-Elementi di sintassi latina, a cura di V. Tantucci. Cappelli editore – Bologna, 1963. In mio possesso.
-Siamo tutti latinisti – Cesare Marchi. Rizzoli Editore – Milano. 1986. In mio possesso.
Per il greco:
Vocabolario greco–italiano - Lorenzo Rocci – Casa editrice Dante Alighieri Roma Edizione, 1943. In mio possesso.
Per il francese:
-Vocabolario francese-italiano – A. S. De Vercellis – Editrice Aristea Milano, 1958. In mio possesso.
Ha collaborato per i termini in francese mia figlia Emmanuela, laureata in Lingue e letteratura straniera.
Per l'inglese:
-Dizionario inglese-italiano – Hazon Garzanti – Garzanti editore, 1987. In mio possesso.
Ha collaborato per i termini in inglese mia figlia Emmanuela, laureata in Lingue e Letteratura straniera.
Per il tedesco:
-Dizionario tedesco-italiano – Casa editrice Sansoni Firenze 1972. In mio possesso.
-Grammatica elementare della lingua tedesca, a cura di E. Otto e P. Monti. Giulio Groos editore, Heidelberg 1922. In mio possesso.
-Grammatica tedesca, a cura di A. M. Alella e I. Marini – Società Editrice Internazionale, Torino 1956. In mio possesso.
-Gruezi mitenand – Gemsberg-Verlag, Winterthur 1971. In mio possesso.
Per lo spagnolo:
- Dizionario spagnolo-italiano  -  Casa Editrice Hoepli Milano 1973. In mio possesso.
-Gramatica espanola, a cura di Annamaria Gallina – Edizioni Mursia, Milano 1966. In mio possesso.
Ha collaborato per i termini in spagnolo mia figlia Emmanuela, laureata in Lingue e Letteratura straniera.
Per l'arabo:
-Dizionario arabo-italiano  -  Addar al Arabia lil Kitab  - Librairie du Liban, 1986. Autore: Kalifa M. Tillisi.
Ringrazio il signor Mansouri Omar, traduttore ufficiale presso il Tribunale di Casablanca, Marocco, per la preziosa collaborazione.


Per la parte storica ho consultato i seguenti autori:

Indro Montanelli – Storia d'Italia (tutti  i volumi) – Rizzoli Editore – Milano. In mio possesso.
Ferdinand Gregorovius – Storia della città di Roma nel Medioevo (3 volumi) – 1973. Einaudi Editore – Torino. In mio possesso.

Le ricerche, per i confronti ed i riscontri, sono state effettuate presso le seguenti biblioteche:

-Biblioteca del Ginnasio Liceo Classico “Terenzio Mamiani”, viale delle Milizie 30, Roma.
-Biblioteca Liceo Classico “Nazareno”, largo del Nazareno 25, Roma.
-Biblioteca  Boezio della Facoltà di Lettere e Filosofia, Piazza Botta, Pavia.
-Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia, Sezione letteratura e lingue  anglogermaniche, palazzo   Liviano, Piazza del Capitaniato. Padova.
-Zentralbibliothek, Zahringerplatz 6, Zurigo – Svizzera.
-Europaisches Zentrum fur Sprachwissenschaften – Università di Heidelberg – Mannheim – Germania.
-Bibliotheque Municipale de Perpignan, rue E Zola, 15 – Francia.
-Bibliotheque Universitaire Lettres  et Sciences Humaines, site Saint Charles  - Montpellier – Francia.
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